Protocolli di sterilizzazione: come vengono attuati nello studio odontoiatrico?

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La sterilizzazione è un processo volto alla distruzione di ogni microrganismo vivente attraverso metodiche riconosciute e standardizzate che sfruttano procedimenti fisici e chimici.

La sterilizzazione è un elemento fondamentale nella qualità delle prestazioni sanitarie perché tutela la salute dei pazienti e dei professionisti e la sua corretta attuazione è stabilita dalla legge.

Come avviene la sterilizzazione nello studio odontoiatrico? Scopriamolo con i nostri specialisti.

Sterilizzazione, come viene effettuata

La sterilizzazione va innanzitutto distinta dalla disinfezione. Sterilizzare infatti significa eliminare tutti i microrganismi presenti su una superficie, mentre disinfettare consente di distruggere solo gli agenti patogeni. Uno strumento disinfettato dunque, così come una superficie, saranno privi di agenti patogeni ma non sterilizzati.

La sterilizzazione consente di riutilizzare in completa sicurezza gli strumenti (come bisturi, testine, specchietti, scaler per la rimozione del tartaro) che sono entrati in contatto con saliva, sangue, denti, mucose.

Gli attuali protocolli prevedono l’utilizzo del calore umido saturo (in sostituzione della sterilizzazione con calore secco) e la modalità più comune cui si ricorre è la sterilizzazione in autoclave.

L’autoclave è un macchinario (simile a una lavastoviglie) deputato alla sterilizzazione di attrezzature e strumenti sfruttando il calore e la pressione del vapore. Per uccidere i prioni (agenti infettivi più piccoli dei virus) occorre un ciclo di almeno 30 minuti in autoclave, con una temperatura di 132-134°C e una pressione di 3 bar.

Sterilizzazione: le fasi

Sono regolamentate dalla legge tutte le fasi delle procedure di sterilizzazione, a partire dalla decontaminazione preventiva (con riferimento all’articolo 2 del Decreto del Ministero della Sanità dal 28/09/1990), fino alla corretta conservazione degli oggetti sterilizzati per impedirne la contaminazione.

Le fasi fondamentali della procedura di sterilizzazione sono:

  • Decontaminazione: per ridurre la carica microbica tramite apposite soluzioni. Si tratta di una procedura preliminare che consente di ridurre il rischio legato alla manipolazione di strumenti contaminati da parte degli operatori e di rimuovere eventuali residui organici.
  • Detersione e risciacquo: gli strumenti vengono lavati con appostiti prodotti e poi risciacquati così da garantire l’eliminazione di ogni residuo, compresi quelli dei disinfettanti usati per il lavaggio.
  • Asciugatura: un passaggio importante per favorire una migliore conservazione.
  • Confezionamento: gi strumenti sterilizzati vengono chiusi in buste termosaldate, dove possono essere conservati per massimo sei mesi.
Cosa prevede il protocollo di sterilizzazione?

Il protocollo di sterilizzazione prevede che siano precisate sulle buste le seguenti informazioni:

  • giorno di sterilizzazione
  • autoclave usata e che tipo di ciclo è stato effettuato
  • numero progressivo
  • esito
  • operatori coinvolti nel processo
  • data di scadenza prevista.
Per ulteriori informazioni sui protocolli messi in atto nei nostri studi, chiedi pure al nostro personale.